La visita di idoneità viene svolta, in sede AVIS o in Policlinico, alcune settimane prima della prima donazione. Consiste in un controllo preventivo del proprio stato di salute, che comprende un esame del sangue approfondito, una visita medica ed un elettrocardiogramma. Tale controllo viene ripetuto nel caso siano passati più di due anni dall’ultima donazione. Ricevuto l’esito positivo dei controlli (via telefono, normalmente nel giro di 7-10 giorni), si può prenotare la prima donazione. Se dopo due settimane non sei stato contattato, prova a telefonare in sede!
Ad ogni donatore viene fatto compilare un questionario con alcune domande sul proprio stato di salute attuale, che viene poi analizzato nel corso della visita medica. Viene successivamente controllato il valore dell’emocromo ed è offerta la colazione. La donazione di sangue intero vera e propria dura normalmente una decina di minuti e produce una sacca dal volume di 450 ml (meno del 10% del sangue in circolo); rimanendo ben idratati, il sangue donato verrà ricostituito dall’organismo in breve tempo. La donazione è completamente sicura, in quanto tutto il materiale utilizzato è sterile e usa-e-getta.
La procedura di aferesi (che a Pavia viene svolta presso il Padiglione 12 del Policlinico) consente di donare solo alcuni specifici emocomponenti (e per questo si suddivide in plasmaferesi, piastrinoaferesi, eritroaferesi e donazione di emocomponenti multipli). Al donatore viene applicato un unico ago, tramite cui un separatore cellulare preleverà il sangue intero e reinfonderà nel circolo sanguigno gli emocomponenti non previsti dal tipo di donazione, in maniera alternata. La durata è superiore ad una donazione di sangue intero (circa 45 minuti). La procedura di aferesi è particolarmente indicata per alcuni donatori, sotto consiglio medico (solo a titolo di esempio: carenza di ferro). Gli emocomponenti raccolti saranno particolarmente utili per pazienti con specifiche patologie e per la produzione di farmaci salvavita.
A tutela della salute del donatore e della qualità del prodotto, è richiesto un periodo di sospensione tra una donazione e la successiva, al fine di consentire all’organismo di riprendersi completamente dallo sforzo donazionale. In particolare, si rimanda alla pagina relativa alle sospensioni.
La mattina della donazione NON è necessario il digiuno completo: è consentita una leggera colazione, prestando particolare attenzione ad evitare latticini (latte, yogurt, biscotti con latte…) e non esagerare con gli zuccheri. L’ideale sarebbe una colazione con the poco zuccherato e qualche fetta biscottata.
Nelle 24 ore precedenti la donazione è necessario assumere tanti liquidi (meglio se non zuccherati) ed evitare un eccesso di grassi. Evitare quindi insaccati, salse, fritture, uova, dolci elaborati e un eccesso di alcolici.
Dopo la donazione è preferibile assumere tanti liquidi, minestre, frutta e verdura. Astenersi da cibi a forte contenuto di grassi (carni grasse, fritture, uova, dolci) e dagli alcolici. Anche il fumo appena dopo la donazione è fortemente sconsigliato, in quanto può portare a problemi di compensazione cardiocircolatoria.
Per salvaguardare la salute delle donatrici in età fertile, si procede con alcuni accorgimenti aggiuntivi: la donazione di sangue intero avviene un massimo di due volte all’anno, con un intervallo di 6 mesi (non 3) tra due donazioni. La donazione, inoltre, non è consentita dall’inizio del ciclo mestruale fino al settimo giorno successivo al termine dello stesso. Nel caso il ciclo mestruale sopraggiunga il giorno previsto per la donazione o nei giorni appena precedenti, si chiede di contattare l’AVIS per disdire o posticipare l’appuntamento alla settimana successiva. Le donatrici sono inoltre sospese nei mesi della gravidanza e nei 6 mesi successivi al parto, e comunque fino al termine dell’allattamento.
I donatori addetti a lavori che comportino rischio per la propria o l’altrui salute e/o sicurezza (a titolo di esempio: conducenti di mezzi pubblici) possono essere ammessi alla donazione solo qualora osservino il riposo nella giornata: la Legge prevede che i lavoratori dipendenti che donino sangue abbiano diritto all’intera giornata di riposo retribuito, fino ad un massimo di 4 volte all’anno.
Vi sono determinate sostanze e comportamenti che non sono compatibili con la donazione e che prevedono pertanto un determinato periodo di sospensione. Tra questi, ricordiamo in particolare 15 giorni di sospensione per gli antibiotici, mentre si richiedono da 48 ore a 7 giorni per antinfiammatori e antidolorifici. Si ricorda inoltre che sono previsti 4 mesi di sospensione in caso di cambio di partner, comportamenti sessuali a rischio, piercing/tatuaggi.
Per tutte le altre sospensioni, si rimanda alla pagina relativa alle sospensioni; contattare il medico AVIS per ogni evenienza.
Vi sono determinati Paesi esteri in cui esiste un rischio endemico dovuto alla presenza di malaria o altre malattie, ed è considerato dunque necessario un determinato periodo di sospensione. Per avere indicazioni sulle specifiche sospensioni, si rimanda alla guida “Il Donatore che Viaggia”, oppure contattare la sede AVIS.
L’aspirante donatore o il donatore abituale dovranno aspettare 4 mesi dal momento della realizzazione del tatuaggio, del piercing o di altre procedure assimilabili.