DOMANDE
FREQUENTI |
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ERITROPLASMAFERESI |
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Cosa significa eritroplasmaferesi?
In questo tipo di procedura oltre al plasma si prelevano al
donatore anche i globuli rossi.
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Quanti emocomponenti si prelevano?
Considerato che la legge attuale prevede che il massimo prelevabile
durante la raccolta di emocomponenti mediante separatore cellulare
è di 650 ml, il massimo prelevabile di plasma povero
di piastrine (PPP) è di 400 ml. Si prelevano, inoltre,
fino a 250 ml. di globuli rossi ossia la quantitÈ contenuta
in una sacca tradizionale da 450 ml.
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· Quanto
tempo dura una donazione di eritroplasmaferesi?
Il tempo di donazione varia a seconda di vari fattori concomitanti:
- numero totale di globuli rossi e valore dell'ematocrito
(= rapporto tra parte plasmatica e parte corpuscolata del
sangue, viene espresso in valore %, mediamente è di
40-50% nell'uomo e di 35-45% nella donna)
- flusso del sangue nel separatore legato alla portata della
vena del donatore
- quanto più elevato è il numero di globuli
rossi e il valore dell'ematocrito tanto più sono lunghi
i tempi di donazione: in base a queste caratteristiche il
tempo di donazione può variare tra i 20 e 40 minuti
- quanto più veloce è il flusso di donazione
tanto meno essa dura
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In quanto tempo il donatore recupera il plasma e i globuli rossi
donati?
Dal punto di vista del volume totale del sangue il recupero
è pressoché immediato se il donatore viene compensato
con infusione di soluzione fisiologica durante la fase di restituzione
delle cellule e se viene invitato a bere dopo la donazione;
per il recupero delle sostanze contenute nel plasma, il reintegro
dei sali minerali è immediato, quello delle proteine
avviene nel giro di 24-72 ore (fattori della coagulazione, complemento,
immunoglobuline...).
Per i globuli rossi il tempo di recupero midollare è
di 14-20 giorni.
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Come avviene una donazione mediante eritroplasmaferesi?
Individuato il donatore, lo si interroga sulla disponibilità
ad effettuare questo tipo di donazione più impegnativa
in termini di tempo, ma sicuramente più vantaggiosa per
il paziente che la riceverà.
Il donatore dedicato a questo tipo di donazione viene fatto
accomodare sulla poltrona di donazione e seguito in ogni momento
dall'infermiera che gli spiegherà il tipo di procedura
ed il funzionamento del separatore cellulare cosiddetto “a
flusso discontinuo”.
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Come funziona un separatore “a flusso discontinuo”?
Questo tipo di separatore viene così chiamato, rispetto
a quello a flusso continuo dove contemporaneamente avviene la
raccolta e la restituzione, perché alterna una fase di
raccolta ad una fase di reifusione degli emocomponenti non oggetto
della donazione. Durante la fase di prelievo il sangue attraverso
un circuito sterile in plastica biocompatibile viene avviato
ad un contenitore (campana o bowl) oppure ad una piccola centrifuga
che gira determinando la separazione dei vari emocomponenti
grazie al diverso peso degli stessi; le piastrine insieme al
plasma che serve alla loro sospensione vengono convogliate in
una sacca a parte; in una seconda fase la campana contenitore
piena di globuli rossi e bianchi si ferma e inizia la fase di
restituzione degli emocomponenti restanti nella campana.
L'insieme delle due fasi di raccolta e di reinfusione costituisce
un ciclo della durata di circa 10-15 minuti. Per una eritroplasmaferesi
occorrono normalmente dai 2 ai 3 cicli per una durata di 20-30
minuti.
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Ogni quanto tempo è possibile effettuare una eritroplasmaferesi?
È possibile donare globuli rossi + plasma in aferesi,
secondo le leggi vigenti, come per la donazione di sangue intero
ossia 4 volte all'anno per l'uomo e 2 volte per la donna in
età fertile. |
· Vi sono
farmaci che assunti prima della donazione controindicano
la plasmaferesi?
Vi sono alcuni farmaci, emoderivati o vaccini che controindicano
temporaneamente non specificamente la donazione di plasma
ma di ogni tipo di donazione.
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