DOMANDE
FREQUENTI |
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PLASMAPIASTRINOAFERESI
E PIASTRINOAFERESI |
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Cosa significa?
In questo tipo di procedura oltre al plasma si prelevano
al donatore anche le piastrine.
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· Quanti
emocomponenti si prelevano?
Per avere una “resa piastrinica”
efficace, ossia affinché la trasfusione di questi elementi
cellulari sia effettivamente utile al paziente ricevente, occorre
prelevare almeno 2x10e11 piastrine pari a 200 miliardi di piastrine
che con la donazione tradizionale si ricavano da 4-5 unità
di sangue intero (ossia da 4-5 donatori differenti). La quantità di
piastrine viene normalmente sospesa in 200-250 ml di plasma.
Considerato che la legge prevede che il massimo prelevabile
durante la raccolta di emocomponenti mediante separatore cellulare è di 650 ml, il massimo prelevabile di plasma povero
di piastrine (PPP) è di 400 ml. |
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Perché si effettua la raccolta dedicata di piastrine?
Questo tipo di donazione É preferibile
rispetto alla separazione di piastrine da sangue intero in
quanto le piastrine prelevate ad un unico donatore rispetto
a quelle ottenute per separazione da 4-5 soggetti riducono
di 4-5 volte il rischio di immunizzare il paziente e quindi
di provocare un eventuale rigetto, soprattutto quando si trasfondono
a pazienti già sottoposti a molte trasfusioni; ancora
provenendo le piastrine e il plasma da un unico donatore
si riduce di 4-5 volte il rischio infettivo.
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Quali devono essere le caratteristiche dei donatori di plasmapiastrinoaferesi?
Secondo gli ultimi decreti ministeriali bisogna avere:
- almeno 6 grammi % di proteine plasmatiche
- almeno 11.5 grammi % di emoglobina nella donna
- almeno 12.5 grammi % di emoglobina nell'uomo
- età tra 18 e 60 anni
- peso superiore a 60 kg
- test della coagulazione nella norma
- conta di piastrine di almeno 150.000/mmc
- Quanto tempo dura una donazione di plasmapiastrinoaferesi?
Il tempo di donazione varia a seconda di vari fattori concomitanti:
- numero totale di globuli rossi e valore dell'ematocrito (=
rapporto tra parte plasmatica e la parte corpuscolata del sangue,
viene espresso in valore %, mediamente è di 40-50% nell'uomo
e di 35-45% nella donna)
- flusso del sangue nel separatore legato alla portata della
vena del donatore
- quanto più elevato è il numero di globuli rossi
e il valore dell'ematocrito tanto più sono lunghi i tempi
di donazione: in base a queste caratteristiche il tempo di donazione
può variare tra i 40 e i 90 minuti; come si nota i tempi
sono un po' superiori alla sola donazione di plasma in quanto
la raccolta di piastrine richiede più cicli di raccolta
rispetto al solo plasma
- quanto più veloce è il flusso di donazione tanto
meno essa dura
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In quanto tempo il donatore recupera gli emocomponenti donati?
Dal punto di vista del volume totale del sangue il recupero
è pressoché immediato se il donatore viene compensato
con infusione di soluzione fisiologica durante la fase di restituzione
delle cellule e se viene invitato a bere dopo la donazione;
per il recupero delle sostanze contenute nel plasma, il reintegro
dei sali minerali è immediato, quello delle proteine
avviene nel giro di 24-72 ore (fattori della coagulazione, complemento,
immunoglobuline...); il recupero delle piastrine avviene in
circa 20 giorni.
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Come avviene una donazione di plasmapiastrinoaferesi
o piastrinoferesi?
Individuato il donatore, lo si interroga sulla disponibilità
ad effettuare questo tipo di donazione più impegnativa
in termini di tempo, ma sicuramente più vantaggiosa per
il paziente che la riceverà.
Il donatore dedicato a questo tipo di donazione viene fatto
accomodare sulla poltrona di donazione e seguito in ogni momento
dall'infermiera che gli spiegherà il tipo di procedura
ed il funzionamento del separatore cellulare cosiddetto “a
flusso discontinuo”.
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Come funziona un separatore “a flusso discontinuo”
Questo tipo di separatore viene così chiamato, rispetto
a quello a flusso continuo dove contemporaneamente avviene la
raccolta e la restituzione, perché alterna una fase di
raccolta ad una fase di reifusione degli emocomponenti non oggetto
della donazione. Durante la fase di prelievo il sangue attraverso
un circuito sterile in plastica biocompatibile viene avviato
ad un contenitore (campana o bowl) oppure ad una piccola centrifuga
che gira determinando la separazione dei vari emocomponenti
grazie al diverso peso degli stessi; le piastrine insieme al
plasma che serve alla loro sospensione vengono convogliate in
una sacca a parte; in una seconda fase la campana contenitore
piena di globuli rossi e bianchi si ferma e inizia la fase di
restituzione degli emocomponenti restanti nella campana.
L'insieme delle 2 fasi di raccolta e di reinfusione costituisce
un ciclo della durata di circa 10 minuti. Per una plasmapiastrinoaferesi
occorrono normalmente dai 4 ai 6 cicli per una durata di 40-60
minuti.
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· Vi
sono farmaci che assunti prima della donazione controindicano
la plasmaferesi?
Vi sono alcuni farmaci, emoderivati o vaccini che controindicano
temporaneamente ogni tipo di donazione. Vi sono poi farmaci
specifici che hanno la proprietà di disattivare le
piastrine impedendone l'azione emostatica in particolare
l'aspirina assunta nei giorni precedenti la donazione, anche
gli antiinfiammatori, i cosiddetti FANS, espletano tale effetto.
Occorre pertanto prevenire il medico in caso di assunzione
di questi farmaci nei 7 giorni precedenti la donazione. |
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Ogni quanto tempo è possibile donare le piastrine?
È possibile donare le piastrine, secondo
le leggi vigenti, 6 volte all'anno e comunque dopo almeno 1
mese da una donazione di sangue intero o citoaferesi ed almeno
14 giorni da una precedente donazione di solo plasma.
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Che cosa differenzia una plasmapiastrinoaferesi da una piastrinoaferesi?
- la piastrinoaferesi è una raccolta più
concentrata di piastrine ossia si deve raccogliere una
quantità di piastrine pari a circa 300 miliardi di piastrine,
il che corrisponde alla quantità di piastrine
separate da 6-7 unità di sangue intero provenienti perciò
da 6-7 donatori differenti
- il tempo di raccolta è un po' più lungo rispetto
alla plasmapiastrinoaferesi in quanto il numero
di cicli necessario per raccogliere un maggior numero di piastrine
è di 6-8 anziché di 4-6 ed il
tempo globale è di 50-90 minuti
- la piastrinoaferesi è indicata nelle piastrinopenie
più severe, nella preparazione al trapianto
midollare, nei pazienti cosiddetti “refrattari”
cioè con anticorpi anti-piastrine in quanto
provenendo da un unico donatore si riduce ulteriormente il rischio
immunogeno e infettivologico (questo soprattutto
grazie alla piccola o nulla quantità di plasma necessario
per sospendere le piastrine)
- tutte le altre caratteristiche sono comuni alla plasmapiastrinoaferesi
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