DOMANDE
FREQUENTI |
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PLASMAFERESI |
Il termine aferesi deriva dal latino afero che significa portare
via, nel caso specifico con l'aiuto di un separatore cellulare
viene raccolto esclusivamente il plasma mentre le restanti componenti
ematiche vengono restituite al donatore.
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Quali sono le quantità e i ritmi della donazione di plasma?
Si prelevano da 500 a 650 millilitri per donazione a seconda
del peso del donatore.
Tale quantità equivale alla parte plasmatica contenuta
in 2-3 donazioni di sangue intero.
In Italia è possibile raccogliere fino a 10 litri di
plasma per anno con un massimo di 1.5 litri al mese; devono
passare almeno 14 giorni tra una donazione di plasma e la successiva;
deve passare almeno 1 mese tra una donazione di sangue intero
o di citoaferesi (piastrine o leucociti) e una di plasma in
quanto in queste ultime donazioni è prevista la donazione
di una parte di plasma |
· Quali
devono essere le caratteristiche dei donatori di plasma?
Secondo gli ultimi decreti ministeriali bisogna avere:
- almeno 6 grammi % di proteine
plasmatiche
- almeno 11.5 grammi %
di emoglobina nella donna
- almeno 12.5 % di emoglobina
nell'uomo
- peso superiore a 50
kg |
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Qual'è il donatore ideale di plasma?
È un soggetto un po' anemico o con emoglobina ai limiti
inferiori della norma e/o con ferritina (= ferro di deposito)
bassa. La donazione di plasma non riduce ulteriormente le riserve
di ferro a differenza della donazione che comprende i globuli
rossi. Dal punto di vista del gruppaggio è opportuno
indirizzare alla plasmaferesi i donatori Kell positivi (nella
popolazione hanno una frequenza pari soltanto al 2-3% il che
può comportare un rischio di immunizzazione, cioè
di produzione di anticorpi contro tale antigene nella restante
parte della popolazione soprattutto se sottoposta a pluritrasfusioni),
ed ancora i soggetti di gruppo AB in quanto donatori universali
di plasma (nel loro sangue non sono presenti anticorpi né
anti-A né anti-B) ed i donatori di gruppo B (in quanto
essendo bassa la loro frequenza nella nostra popolazione si
rischia di non utilizzare il sangue donato). |
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Quanto tempo dura una donazione di plasmaferesi?
Il tempo di donazione varia a seconda di vari fattori concomitanti:
- numero totale di globuli rossi
e valore dell'ematocrito (= rapporto tra parte plasmatica e
parte corpuscolare del sangue, viene espresso in valore %, mediamente
É di
40-50% nell'uomo
e di 35-45% nella donna)
- flusso del sangue nel
separtore legato alla portata della vena del donatore
- quanto più elevato
è il numero di globuli rossi e il valore dell'ematocrito
tanto più sono lunghi
i tempi di donazione: in base a queste caratteristiche il tempo
di donazione può variare
tra i 30 e i 50 minuti
- quanto più veloce
è il flusso di donazione tanto meno essa dura |
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In quanto tempo il donatore recupera il plasma donato?
Dal punto di vista del volume totale del sangue il recupero
è pressoché immediato se il donatore viene compensato
con infusione di soluzione fisiologica durante la fase di restituzione
delle cellule e se viene invitato a bere dopo la donazione;
per il recupero delle sostanze contenute nel plasma, il reintegro
dei saliminerali è immediato, quello delle proteine avviene
nel giro di 24-72 ore (fattori della coagulazione, complemento,
immunoglobuline...) |
·
Come avviene una donazione mediante plasmaferesi?
Individuato il donatore, lo si interroga sulla disponibilità
ad effettuare questo tipo di donazione più impegnativa
in termini di tempo, ma sicuramente più vantaggiosa per
il paziente che la riceverà.
Il donatore dedicato a questo tipo di donazione viene fatto
accomodare sulla poltrona di donazione e seguito in ogni momento
dall'infermiera che gli spiegherà il tipo di procedura
ed il funzionamento del separatore cellulare cosiddetto «a
flusso discontinuo». |
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Come funziona un separatore «a flusso discontinuo»?
Questo tipo di separatore viene così chiamato, rispetto
a quello a flusso continuo dove contemporaneamente avviene la
raccolta e la restituzione, perché alterna una fase di
raccolta ad una fase di reifusione degli emocomponenti non oggetto
della donazione. Durante la fase di prelievo il sangue attraverso
un circuito sterile in plastica biocompatibile viene avviato
ad un contenitore (campana o bowl) oppure ad una piccola centrifuga
che gira determinando la separazione dei vari emocomponenti
grazie al diverso peso degli stessi; le piastrine insieme al
plasma che serve alla loro sospensione vengono convogliate in
una sacca a parte; in una seconda fase la campana contenitore
piena di globuli rossi e bianchi si ferma e inizia la fase di
restituzione degli emocomponenti restanti nella campana.
L'insieme delle 2 fasi di raccolta e di reinfusione costituisce
1 ciclo della durata di circa 10 minuti. Per una plasmapiastrinoaferesi
occorrono normalmente dai 4 ai 6 cicli per una durata di 40-60
minuti. |
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La somministrazione dell'anticoagulante ACD può provocare
problemi?
L'infusione di ACD necessario per impedire la coagulazione del
sangue nel circuito del separatore non provoca alcun danno in
quanto si tratta essenzialmente di acido citrico (contenuto
in natura per esempio negli agrumi) e di uno zucchero (il destrosio);
in soggetti particolarmente sensibili l'ACD può assai
raramente provocare un lieve formicolio alle labbra dovuto alla
riduzione dei livelli di Calcio indotta appunto dall'ACD. Se
il disturbo non passa si somministra un po' di calcio nel circuito
e velocemente il fastidio passa. |
· Vi
sono farmaci che assunti prima della donazione controindicano
la plasmaferesi?
Vi sono alcuni farmaci, emoderivati o vaccini che controindicano
temporaneamente non specificamente la donazione di plasma
ma di ogni tipo di donazione.
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